Le qualità del counsellor
Il counsellor deve avere a cuore il benessere delle persone. Non è importante che provi simpatia per gli altri; ciò che è necessario è il rispetto, l’autenticità, la tolleranza, la discrezione e un certo calore. Il migliore punto di partenza è l’ascolto di sé per poi arrivare gradualmente a conoscere l’altro, utilizzando quindi se stesso come strumento principale.
Vedere gli altri attraverso i propri pre-giudizi è certamente l’errore peggiore e più deviante nell’attività del counsellor. Pur con la consapevolezza che i pre-concetti non possono essere eliminati del tutto, è possibile comprenderli e tenerli sotto controllo, approfondendo la conoscenza della propria personalità. Nessuno ha il diritto di giudicare un altro essere umano. Essere moralmente neutrali è una illusione. Il counsellor deve necessariamente avere un certo senso dell’etica e colui che si rifiuta di ammetterlo coscientemente lo nutre certamente a livello inconscio.
L’unica soluzione è imparare a stimare, ad apprezzare gli altri senza condannarli, con la comprensione dell’obiettività imparziale dell’empatia. Un pericolo può essere rappresentato anche da un eccessivo attaccamento al cliente. Una qualità fondamentale che il counsellor deve sviluppare è quello che Adler chiama il coraggio dell’imperfezione, cioè la capacità di sbagliare.